La formazione tipica di pattugliamento è composta da otto operatori che marciano su due file parallele e saranno: due avanguardie, cartografo, comandante, assaltatore, vicecomandante e due retroguardie, e generalmente non si superano gli otto operatori per pattuglia.
La distanza tra un compagno e l’altro non deve essere mai superiore ai 20 metri, data la insufficiente gittata delle Asg, e varia di molto a seconda del tipo di terreno o di luogo in cui ci si trova.
I due osservatori hanno il compito un pò più rischioso degli altri, camminano leggermente staccati del gruppo e controllano accuratamente tutti i punti "sospetti" che si possano incontrare nel tragitto, la retroguardia invece ha il compito di assicurare un costante controllo di possibile attacchi da dietro, in modo da proteggere chi sta davanti.
I due osservatori hanno il compito un pò più rischioso degli altri, camminano leggermente staccati del gruppo e controllano accuratamente tutti i punti "sospetti" che si possano incontrare nel tragitto, la retroguardia invece ha il compito di assicurare un costante controllo di possibile attacchi da dietro, in modo da proteggere chi sta davanti.
Il resto della pattuglia invece sorveglia attentamente i lati, e come accaduto in caso di imboscata del nemico si effettua quanto più veloce possibile una manovra di ripiegamento. Per coordinarsi molto bene serve sopratutto allenamento allenamento e ancora allenamento, solo gli operatori con più esperienza partono per far pattuglia, in modo tale da non avere perdite inutili nel prosieguo del gioco.
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