L'origine
Durante il primo conflitto mondiale, nella lingua italiana si diffuse l'uso del termine "cecchino", nato come termine per indicare i tiratori scelti austro-ungarici. Il termine "cecchino" deriva con tutta probabilità da Cecco Beppe, soprannome con cui era noto, fin dal periodo del Regno Lombardo Veneto, l'imperatore Francesco giuseppe I d'Asburgo. Il termine si diffuse per indicare i tiratori scelti appostati con evidente intento dispregiativo; la connotazione dispregiativa è poi andata persa con il tempo.
Durante il primo conflitto mondiale, nella lingua italiana si diffuse l'uso del termine "cecchino", nato come termine per indicare i tiratori scelti austro-ungarici. Il termine "cecchino" deriva con tutta probabilità da Cecco Beppe, soprannome con cui era noto, fin dal periodo del Regno Lombardo Veneto, l'imperatore Francesco giuseppe I d'Asburgo. Il termine si diffuse per indicare i tiratori scelti appostati con evidente intento dispregiativo; la connotazione dispregiativa è poi andata persa con il tempo.
Un'altra versione sull'origine del nome prende spunto dal compito che i tiratori scelti dovevano portare avanti. Infatti il tiratore scelto era costretto a stare perennemente in "puntamento", ovvero mirare alle trincee nemiche attraverso il monocolo, chiudendo quindi l'altro occhio.
L'ironico termine
L'immagine di un soldato costretto per dovere ad essere "guercio" ovvero "cieco" in un occhio, venne accolta con scaramantica ironia tra i commilitoni e fu così che questi micidiali soldati furono apostrofati dapprima come "ciechini" e poi, come attualmente è in uso, cecchini.
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